Crescita del PIL al Meridione: come leggere i numeri

La crescita percentuale del PIL del Mezzogiorno è stata maggiore di quelle del Centro e del Nord nel 2023, ci dicono le statistiche: 1,3% contro 1%. Il Governo gongola: il Sud “traina la crescita”. Un po’ è vero, certamente, ma non tanto, e soprattutto questo dato basta a dire, come apparso su tanti titoli, che il Sud “cresce” più velocemente del Nord?

Bisogna considerare che le percentuali, lette da sole, possono essere fuorvianti, in particolare se le basi su cui sono calcolate sono molto diverse: il valore assoluto della crescita dipende dal livello di partenza, nello specifico dal PIL delle diverse zone d’Italia. Se uno è molto più piccolo dell’altro, come accade per il Sud, anche una percentuale maggiore può portare a un valore assoluto della crescita minore.

Nel dettaglio, il PIL del Settentrione d’Italia nel 2023 è stato circa 1100 Mld di €. L’1% di questa cifra sono circa 11 Mld. Il Meridione ha prodotto 430 Mld e l’1,3% di questo valore, ovvero la crescita effettiva, è circa 5,6 Mld di Euro, guarda un po’ circa la metà della crescita, in valore assoluto, del Nord.

Quindi, contrariamente a quanto sostiene il Governo, si è verificato un aumento delle disparità fra le due zone d’Italia, invece che una diminuzione.

Come sempre, si fa leva su un certo sensazionalismo e sulla diffusa ignoranza delle operazioni matematiche di base, quali il calcolo percentuale, cosa su cui ho già speso un vecchio post.

Se si volesse davvero ottenere una riduzione sostanziale del divario Nord-Sud sarebbe necessario stimolare livelli di crescita nel Meridione decisamente più ampi, di molte volte rispetto a quello osservato, per recuperare la distanza accumulata.

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